Sapevi che un documento cartaceo coinvolge ben quattro sensi e migliora di molto la tua comunicazione aziendale?

Il marketing lo insegna da tempo: perchè un prodotto sia desiderabile, è necessario fare appello alla sfera dei sensi ed entrare in relazione con i nostri clienti soprattutto a livello emozionale.

La vista, tra i cinque sensi, è sicuramente il più importante, e forse anche il più affidabile. L’80% delle percezioni passa attraverso gli occhi. Un prodotto bello ha sicuramente maggiore appeal, ed è in grado di donare valore aggiunto alla comunicazione. Un documento deve cercare di emergere con colori, forme, sfumature che mirino in qualche modo a fare colpo sui nostri clienti.

Se la vista è il veicolo dell’informazione, il tatto è sicuramente quello della conoscenza.

Siamo portati a scegliere prodotti che presentano una tattilità particolare e che spesso ci invogliano a “passarci sopra il dito”.
Pensateci, per i bambini il tatto è la prima forma di conoscenza del mondo. Anche noi adulti ogniqualvolta vediamo qualcosa che non conosciamo bene, abbiamo la tentazione di toccarla. Quasi non ci bastasse quello che vediamo, quasi avessimo bisogno di supportare i nostri occhi.

E’ proprio il caso di dire che le mani riescono a “vedere” cose che neanche gli occhi riescono a percepire.

Gli effetti più suggestivi sono, però, legati all’udito. Si parla quindi della magia del fruscìo della carta: il rumore viene percepito positivamente perché l’udito colpisce l’inconscio piuttosto che comunicare con la nostra parte cosciente.

Un suggerimento? Se non avete nulla da dire, fate “parlare” il vostro prodotto!

E poi c’è l’olfatto. Ogni tipo di stampato ha un suo odore, riconoscibilissimo, ben impresso nella memoria olfattiva di ciascuno di noi.

L’olfatto è il senso più primitivo.

A differenza della memoria visiva, che nell’arco di 4 mesi si riduce, la memoria olfattiva dura per anni. Uno studio da parte della Rockfeller University dimostra che, nel breve periodo, ricordiamo solo l’1% di quello che tocchiamo, il 2% di quello che udiamo, il 5% di quello che vediamo, il 15% di quello che gustiamo e il 35% di quello che odoriamo.

Noi colleghiamo gli odori ad esperienze specifiche e l’olfatto ha un notevole potere evocativo di ricordi, è il senso più connesso al ricordo emotivo.

Comunque, in un mondo dove è indispensabile distinguersi, l’essenziale è stupire. Decidere di acquistare un qualcosa è sempre legato alla sensazione, al feeling; un qualcosa che scatta “a pelle”, proprio quando ci troviamo ad essere sedotti dai nostri sensi, magari contemporaneamente.

La carta non è affatto passata di moda, anzi, è esattamente il contrario, è sempre più alla ribalta! E per te che hai un’attività commerciale o sei un libero professionista, valorizzare i tuoi documenti significa comunicare meglio con clienti, avere un forte ritorno d’immagine e, quindi, farti apprezzare di più sul mercato.

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